L’editoriale del rettore: la pace sia con tutti voi!

Di Don Andrea Robotti

Sono queste le parole con cui il Cristo Risorto saluta la comunità dei discepoli. Sono queste le parole con cui Leone XIV ha voluto iniziare il suo ministero pubblico di successore di Pietro.

Tutti sentiamo l’urgenza che la pace diventi realtà vissuta in ogni parte del mondo. Abbiamo bisogno di pace fra le nazioni, all’interno delle comunità cristiane e civili, nelle famiglie e anche nel nostro cuore in cui spesso albergano sentimenti contrastanti. Infatti, se da una parte sentiamo il vivo desiderio di vivere in armonia con gli altri in amicizia e rispetto, riscontriamo che la nostra fragilità umana fa riemergere spesso la ricerca di essere sempre e comunque migliori degli altri, l’incapacità di accettare una osservazione e la convinzione di avere ragione senza mettersi in discussione.

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Che cosa è la pace?

Ci ricorda il Concilio Vaticano II al n. 78 della Gaudium et Spes che «la pace non è la semplice assenza della guerra, né può ridursi unicamente a rendere stabile l’equilibrio delle forze avverse; essa non è effetto di una dispotica dominazione, ma viene con tutta esattezza definita opera della giustizia (Is 32,7)».

La pace è il dono di Cristo per eccellenza perché la presenza stessa di Cristo porta come primo effetto la pace. Dove regnano Cristo e il Suo Amore, troviamo sempre l’armonia e la comunione. Accogliere la pace del Signore significa lasciarsi trasformare da essa così che il nostro modo di pensare e di agire sia quello di Cristo. Il primo frutto della pace è la conversione delle coscienze, condizione essenziale per costruire armonia e fratellanza fra le persone e fra i popoli. Ma afferma sempre il Concilio Vaticano II al n. 78 della Gaudium et Spes che «la pace non è mai qualcosa di raggiunto una volta per tutte, ma è un edificio da costruirsi continuamente».

È vero: la pace è dono di Dio, ma chiede a tutti noi impegno e collaborazione!

Accogliamo con gioia questo saluto che papa Leone XIV ha voluto rivolgerci e ringraziamo il Signore per avercelo donato come pastore di tutta la Chiesa.

Il Papa: che sia gradito a Dio

Spesso in questi primi giorni di pontificato le persone mi hanno chiesto cosa pensassi del nuovo Papa e se fossi contento. Sono domande normali e legittime che nascono dalla volontà di condividere la gioia di un momento speciale e unico. Sono, però, domande “rischiose”, perché possono nascondere il tranello di pensare di essere noi il criterio per la bontà delle scelte della Chiesa. Non cerchiamo un Papa che la pensa come me, un Papa “a mia immagine e somiglianza”. Non vogliamo mettere al centro le nostre idee e convinzioni. Al centro della Chiesa c’è il Signore Gesù, al quale abbiamo chiesto di donare «un pastore a Te gradito per santità di vita, vigile e premuroso nella cura del tuo popolo» (preghiera della Colletta della S. Messa per l’elezione del Papa). Accogliamo, pertanto, il dono di Papa Leone XIV e offriamo le nostre preghiere per lui. Egli ha voluto affidare il Suo ministero e la Chiesa universale all’amore e all’intercessione di Maria, nostra Madre, chiedendo il giorno stesso della sua elezione a tutti i presenti in piazza San Pietro e a tutti coloro che erano collegati tramite i vari mezzi di comunicazione di dire insieme la preghiera dell’Ave Maria

Questo legame speciale del Papa con Maria ci incoraggia e ci sprona a vivere con ancora maggiore intensità il nostro rapporto di figli con la nostra Madre celeste.

Mi piace, infine, ricordare che il nostro Santuario ha vissuto due momenti importanti della sua storia grazie all’intervento di Leone XIII (al quale l’attuale Papa si è ispirato nella scelta del nome).

Il primo riguarda l’Incoronazione della statua della Madonna della Guardia avvenuta il 10 giugno 1894 su mandato di Leone XIII per mano dell’Arcivescovo beato Tommaso Reggio.

Il secondo è legato all’approvazione che Leone XIII diede alla celebrazione annuale della Messa e dell’Ufficio in onore della Madonna sotto il titolo “della Guardia”.

Ci auguriamo che questo rapporto cresca a maturi anche con Leone XIV!

Un grazie di cuore a tutti gli abbonati alla rivista La Guardia!

Voglio esprimere la gratitudine della redazione e mia, in particolare, a tutti coloro che ci seguono e ci sostengono attraverso l’abbonamento alla rivista La Guardia.

Infatti, dopo anni di costante calo, finalmente nel 2024 gli abbonati paganti sono cresciuti e abbiamo ricevuto quasi il 9% in più di offerte. Questo ci fa capire quanto per voi è importante questa rivista e ci sprona a fare sempre meglio. Sono contento che il lavoro della redazione sia gradito e apprezzato! Cercheremo, sempre con il vostro aiuto, di curare sempre più la comunicazione del Santuario, affinché il messaggio spirituale che la Madonna ha voluto consegnare a Benedetto Pareto continui ad essere annunciato e testimoniato!